Il Parco nazionale del Serengeti, una delle più importanti aree naturali protette dell’Africa Orientale, si trova al nord della Tanzania e il confine settentrionale con il Kenya lo separa dalla riserva keniota del Masai Mara. Il nome “Serengeti” deriva dalla lingua delle popolazioni locali Masai, e significa “piana sconfinata”.


Il Serengeti è celebre per la sua eccezionale ricchezza faunistica, che ne fa una delle regioni più rappresentative dell’ecosistema della savana subsahariana.



Vi si trovano, tra l’altro, tutti e cinque i big five: elefante, bufalo, leone, leopardo e il raro rinoceronte.





La parte meridionale del parco è costituita da vaste praterie aride, interrotte da collinette di roccia metamorfica, spesso circondate da cespugli e alberi note localmente come kopjes.

Queste piccole formazioni rocciose, affiorate in seguito all’erosione del terreno circostante da parte degli agenti atmosferici, sono spesso occupate da famiglie di grandi felini in posizione privilegiata.


Procedendo verso nord il paesaggio cambia: la maggiore piovosità favorisce la formazione di zone di savana alberata (caratterizzata da boschetti di acacia) e di savana di boscaglia spinosa. Le mandrie di ungulati, soprattutto zebre e gnu, sono eccezionalmente numerose e danno luogo a spettacolari migrazioni di massa stagionali fra le praterie del sud e il Masai Mara.


Il fiume Mara che segna il confine tra Tanzania e Kenya e tra le due riserve.


In questa zona, data la presenza di un’elevata densità di prede, è possibile assistere alle scene di caccia che caratterizzano il ciclo di vita e morte, crudele, ma naturale.


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